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Sala 3

CORRIDOIO D'INGRESSO

Il tema della sala 3 è quello della venerazione rivolta alla Vergine e ai Santi. Qui, ogni quadro esposto è un'opera di Pasquale Bellonio (1698 -1786). Un esempio eloquente della sua arte pittorica è il trittico che ritrae con maestria l'Annunciazione, la Natività e l'Assunzione di Maria.

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Audioguida introduttiva

Sala 3

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Nella terza sala si introduce il tema della venerazione rivolta alla Vergine e ai Santi.

Nella terza sala si introduce il tema della venerazione rivolta alla Vergine e ai Santi. Qui, ogni quadro esposto è un’opera di Pasquale Bellonio, nato nell’ortonese nel 1698 e morto nel 1786. Benché la sua maestria pittorica possa non emergere in modo eclatante, Bellonio ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico grazie alle numerose commissioni che ha ricevuto. Un esempio eloquente di ciò è il trittico che ritrae con maestria l’Annunciazione, la Natività e l’Assunzione di Maria, sottolineando la sua padronanza della simbologia iconografica.

La sala ospita altresì due straordinari leoni reggicero risalenti alla fine del XVI secolo, scolpiti con maestria nel legno, dipinti con cura e dorati con raffinatezza, che aggiungono un tocco di regale magnificenza all’ambiente.

Dipinti Bellonio

Annunciazione
Immacolata Concezione

olio su tela
cm 90,5x72
fine del quinto-inizi del sesto decennio del XVIII secolo
Già nella chiesa della Madonna degli Angeli

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I due dipinti hanno entrambi eguale forma ovale mistilinea. Nel primo sono raffigurati a sinistra la Vergine Maria su un inginocchiatoio e a destra l’angelo Gabriele mentre sta

I due dipinti hanno entrambi eguale forma ovale mistilinea. Nel primo sono raffigurati a sinistra la Vergine Maria su un inginocchiatoio e a destra l’angelo Gabriele mentre sta per porgerle il giglio, e in alto tra le nubi la colomba dello Spirito Santo.

Nel secondo è rappresentata al centro tra le nubi, da cui affacciano teste cherubiche, l’Immacolata in atto di schiacciare il serpente sul crescente lunare sotto i suoi piedi. Essi provengono dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli di Lanciano: la collocazione originaria era nelle cornici in stucco delle specchiature ai lati del dossale dell’altare maggiore, parte della coeva decorazione plastica dovuta al ticinese Michele Clerici (alias Clericetti). Come gli altri quadri del sacro edificio, tutti a tema ‘mariano’ e oggi nel Museo Diocesano, sono opera di Pasquale Bellonio, la cui firma compare sul crescente lunare dell’Immacolata.

Bellonio è personalità senz’altro assai minore, attratta dalle tele di modesto empito formale dei napoletani Gerolamo Cenatiempo, seguace di Luca Giordano, e Antonio Sarnelli, allievo di Paolo de Matteis, che aveva potuto vedere in centri non lontani da Ortona, dove aveva bottega: i suoi dipinti, dal piano narrare e dai toni chiari, riscuotevano notevole successo presso una committenza senza pretese, non solo locale come testimonia la loro diffusione nella regione. 

Contatti

Largo dell’Appello 2 Lanciano Chieti 66034 Italia