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Sala 8

CORRIDOIO D'INGRESSO

L'ottava sala è dedicata al tema delle reliquie e vi sono esposti numerosi reliquiari tra i quali, degno di particolare interesse è quello che contiene le reliquie di Papa Celestino V. La sala ospita anche il manoscritto delle Rogationum Offitium Terrae Lanzanii e l'Opera Omnia di Pico della Mirandola.

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Audioguida introduttiva

Sala 8

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L’ottava sala è dedicata al tema delle reliquie e vi sono esposti numerosi reliquiari di varia foggia realizzati prevalentemente tra il XVII e il XIX secolo tra i quali

L’ottava sala è dedicata al tema delle reliquie e vi sono esposti numerosi reliquiari di varia foggia realizzati prevalentemente tra il XVII e il XIX secolo tra i quali, degno di particolare interesse è quello che contiene le reliquie di Papa Celestino V. 

Sulla destra è il busto di Sant’Agostino, scolpito con maestria nel 1718 dallo scultore lancianese Domenico Renzetti, mentre il fonte battesimale in legno intagliato, inciso, dipinto e dorato, risalente al XVII secolo, rappresenta un simbolo tangibile della sacralità del sacramento del battesimo

Ma è il mobile da sacrestia del XVII secolo a rubare l’attenzione per la sua straordinaria bellezza e preziosità. Decorato con quattro piccoli pannelli raffiguranti paesaggi e scene di caccia, eseguiti con maestria in carta ritagliata e applicata su un fondo nero.

La sala ospita anche gioielli letterari di inestimabile valore. Tra questi, spicca il manoscritto delle Rogationum Offitium Terrae Lanzanii, datato presumibilmente al 1300, contenente le invocazioni ai santi protettori della città utilizzate durante le processioni propiziatorie sulla buona riuscita delle seminazioni. E ancora, l’Opera Omnia di Pico della Mirandola, stampata a Venezia nel 1498 e proveniente dal capitolo della Cattedrale di Lanciano, rappresenta un’altra gemma letteraria che testimonia la ricchezza culturale e spirituale di tempi passati, conservata con cura per le generazioni future.

Legatura di messale

Argentiere napoletano

Argento
cm 38,5x53
1700

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La legatura oggi funge da coperta ad un Missale Romanum edito a Napoli nel 1853; ottocentesco è pure il velluto cremisi sul quale si stagliano le ricche finiture barocche in argento, eseguite a fusione, sbalzo e cesello

La legatura oggi funge da coperta ad un Missale Romanum edito a Napoli nel 1853; ottocentesco è pure il velluto cremisi sul quale si stagliano le ricche finiture barocche in argento, eseguite a fusione, sbalzo e cesello.

Al centro dei piatti campeggiano due medaglioni dalle cornici a volute: quello del piatto anteriore rappresenta, su sfondo di paesaggio, San Francesco d’Assisi, che tiene con la mano destra la croce e la sinistra un libro, mentre l’altro raffigura, in un’ambientazione simile, Santa Chiara d’Assisi con gli attributi canonici, la pisside e il giglio. Gli angolari sono a traforo di girali vegetali, dipartentesi da una testa cherubica; le cerniere presentano sempre decoro a traforo di volute.

Compaiono più volte il marchio dell’Arte NAP coronato, seguito dal millesimo 700 [per 1700], e il bollo consolare, le lettere A A C inframmezzate da punto, di Antonio Avitabile; il contrassegno dell’argentiere (non identificato) è presente unicamente sul medaglione con Santa Chiara, ma purtroppo di esso si legge solo l’ultima cifra, una P preceduta da punto.

Rogationum Offitium Terrae Lanzani

Materia e tecnica: Manoscritto su pergamena

Cm 19 x 24
Sec XIV?
Già nella chiesa di Santa Maria Maggiore

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Il manoscritto su pergamena è formato da 8 fogli proveniente dalla chiesa di Santa Maria Maggiore di Lanciano

Il manoscritto su pergamena è formato da 8 fogli proveniente dalla chiesa di Santa Maria Maggiore di Lanciano. Al suo interno sono annotate le invocazioni ai santi protettori della città ed era utilizzato durante le rogazioni, processioni propiziatorie sulla buona riuscita delle seminagioni, arricchite di preghiere e atti di penitenza, che si svolgevano all’interno del centro urbano e all’esterno delle mura. Il manoscritto riveste notevole importanza in quanto fornisce un quadro preciso ed attendibile sui principali luoghi di culto della città di Lanciano.

Nel 1995 il manoscritto venne sottoposto a restauro conservativo presso il laboratorio “Centro conservazione restauro” Di Foligno.

Psalterium

Materia e tecnica: Manoscritto su pergamena

Cm 21 x 30
Sec XV
Già nella chiesa di Santa Maria La Nova

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Il manoscritto su pergamena, datato probabilmente intorno al XV secolo, proviene dall’ex chiesa di...

Il manoscritto su pergamena, datato probabilmente intorno al XV secolo, proviene dall’ex chiesa di Santa Maria La Nova di Lanciano ed è formato da 55 fogli. Nel linguaggio biblico-liturgico, viene definito salterio l’organizzazione dei 150 Salmi da parte della Chiesa cattolica o di una Chiesa ortodossa in uno schema settimanale o quadrisettimanale, in modo che durante la settimana o il mese si possano recitare tutti o quasi. Il foglio presenta caratteri di colorazione nera e rossa. Quelli rossi sono i capilettera o le parole più significative del testo, con dimensioni superiori ai caratteri neri. Tra le particolarità di queste due pagine notiamo che nel foglio a sinistra, all’ottavo rigo, c’è un capolettera (forse la lettera A) di colore rosso, di dimensioni maggiori rispetto agli altri caratteri. Un’altra particolarità è un’aggiunta con caratteri più piccoli alla fine del settimo rigo. Anche nel foglio a destra, possiamo notare che la prima lettera è un capolettera di colore rosso (lettera O).

 

Nel 1995, il manoscritto è stato sottoposto a restauro conservativo presso il laboratorio “Centro conservazione restauro” di Foligno.



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